“A Santa Lucia nu passe ’e gallina, a Sant’Aniello nu passe ’e pecuriello”: la saggezza nel proverbio legato ai due santi
In penisola sorrentina il 13 e il 14 dicembre non sono date qualunque: si celebrano due figure amatissime dalla tradizione popolare, Santa Lucia e Sant’Agnello. A distanza di appena un giorno, questi santi scandiscono l’avvicinarsi del Natale e, secondo la cultura locale, portano con sé un significato che va oltre la semplice devozione religiosa.
Oltre ad essere accomunati dal calendario liturgico, Santa Lucia e Sant’Agnello sono legati da un antico proverbio napoletano che recita: “A Santa Lucia nu passe ‘e gallina, a Sant’Aniello nu passe ‘e pecuriello”. Un detto semplice e poetico che racchiude l’osservazione della natura e il modo in cui per secoli contadini e pescatori hanno interpretato lo scorrere del tempo.
Il proverbio suggerisce che il 13 dicembre, giorno dedicato a Santa Lucia, la luce aumenta appena, “quanto un passo di gallina”: piccolo, rapido, quasi impercettibile. Il giorno successivo, dedicato a Sant’Agnello, l’allungarsi del dì diventa invece più evidente, paragonato al passo più ampio e deciso di un giovane agnello.
Questa saggezza popolare affonda le radici nel calendario Giuliano, in uso fino alla riforma gregoriana del 1582. Nell’antico sistema, infatti, Santa Lucia coincideva con il solstizio d’inverno, il giorno più corto dell’anno, dopo il quale la luce ricominciava gradualmente a crescere. Da qui la nascita del proverbio, che segnava con immagini familiari il ritorno progressivo delle ore di sole.
Oggi, pur con il calendario moderno che ha spostato il solstizio al 21 dicembre, il detto resiste nella memoria collettiva. Continua a ricordare un legame profondo con il ritmo naturale delle stagioni e con una cultura contadina che sapeva osservare e interpretare il mondo circostante. Così, mentre in penisola sorrentina si accendono candele e si celebrano due santi tanto amati, rivive anche un frammento prezioso della tradizione popolare napoletana, capace di unire fede, storia e poesia.



